Michele Scarponi: “Il prossimo obiettivo è la Vuelta”

 

Riportiamo l’intervista che Michele Scarponi, secondo classificato al Giro d’Italia 2011, ha rilasciato ai microfoni di “Spazio Ciclismo” martedì 7 Giugno 2011.

Michele, ti abbiamo disturbato in un periodo di riposo, ma ci tenevamo a farti i complimenti: possiamo dire che sei stato il primo degli “umani” vista la prova disumana di Contador.
Sì, in questo momento mi sto godendo un pò di relax dopo aver terminato il Giro d’Italia davanti a un ottimo Nibali e dietro a un grandissimo Contador, che anche questa volta ha dimostrato di essere un grandissimo campione. Io ho fatto del mio meglio e sono riuscito a fare secondo.

In molti hanno interpretato la tua tattica di non attaccare quasi mai frontalmente Contador come un giocare in difesa. Alla fine però possiamo dire che sei stato ripagato di questa scelta?
Non è così facile: durante la prima settimana ho cercato di attaccare Alberto ma sull’Etna aveva veramente un altro passo, poi ci ho provato successivamente ma ho capito che l’unico modo possibile per fare meglio degli altri era quello di correre in difesa. Alla fine sono riuscito ad arrivare secondo e credo di aver interpretato nel modo migliore il Giro.

A proposito di Etna, dopo quella tappa ti abbiamo visto visibilmente arrabbiato. Cosa è successo?
Sì perchè sull’Etna ci tenevo a fare bene ed avevo pochi secondi di distacco da Wiggins che era in maglia rosa, quindi sognavo di indossare la maglia di leader al termine di quella giornata. Ho cercato di attaccare Contador sperando andasse non troppo forte, invece aveva veramente un altro passo. Diciamo che quel giorno più che arrabbiato ero deluso perchè pensavo che le cose andassero diversamente.

Qual’è il tuo rapporto con la Lampre, squadra della quale sei stato il leader indiscusso al Giro d’Italia visto che anche un velocista come Petacchi in alcuni casi si è messo a fare il gregario per aiutarti?
Devo dire che con la Lampre mi sono trovato benissimo fin da subito, tant’è vero che oltre al Giro che ho concluso secondo questa è stata la mia migliore annata, perchè sono riuscito a vincere già dal Giro di Sardegna e sono andato bene sia alla Tirreno-Adriatico che al Trentino. Sicuramente è merito dell’allenamento ma anche della squadra, compresi meccanici e direttori sportivi. Alessandro è un grandissimo campione e vederlo lavorare per me dopo essere stato in maglia rosa per un giorno è stato bellissimo. Ci terrei a ringraziarlo: è una grande persona oltre che un grande corridore.

Qual’è stata la tua tappa migliore che hai corso al Giro?
Sicuramente quella del Gardeccia, perchè sono riuscito a conquistare la seconda posizione e sono rimasto molto vicino a Contador.

Quest’anno hai puntato tutto sul Giro. C’è la possibilità di vederti al Tour de France nei prossimi anni?
Penso di sì, quest’anno ho puntato molto sul Giro e a fine stagione proverò la Vuelta, ma l’anno prossimo mi piacerebbe correre il Tour. Ho partecipato alla corsa francese già nel 2004: preferisco il Giro perchè sono italiano e perchè secondo me è più bello, però il Tour è l’evento ciclistico più importante e ho intenzione di tornarci, magari già l’anno prossimo. Per quest’anno, ripeto, correrò in Spagna anche perchè la Vuelta è anch’essa una corsa bellissima, dove soprattutto gli spagnoli vanno molto forte e sarà dura, ma lavorerò anche in vista del Giro di Lombardia, che è un altro appuntamento importante per me visto il secondo posto dell’anno scorso dietro a Gilbert.

Che idea ti sei fatto sul Tour di quest’anno? Quali saranno secondo te gli uomini da battere?
A parte Contador credo che l’uomo da battere sia Andy Schleck, in quanto ha preparato nello specifico la corsa. Poi ci saranno Cadel Evans e anche Ivan Basso: per quest’ultimo spero solo che la caduta non gli abbia rallentato troppo la preparazione. Vorrei anche aggiungere un altro nome a sorpresa, quello di Brajkovic: l’anno scorso ha battuto Contador al Delfinato, chissà che quest’anno non lo faccia al Tour.

A proposito di Contador, quando lo vediamo in bici sembra un marziano. Tu che lo conosci bene, com’è fuori dalle corse?
In gara vederlo pedalare con quella facilità ti scoraggia anche, però è davvero forte e non possiamo dirgli nulla. Io sono stato compagno di Alberto alla Liberty Seguros nel 2005 e giù dalla bici scherziamo spesso, è un tipo alla mano ed è molto simpatico. Non lo credo solo io però, perchè nel gruppo tutti lo rispettano. E’ un grande sia per le sue imprese che per il suo comportamento fuori dalle corse, anche se alle volte fa arrabbiare perchè va troppo forte!

Carlo Gugliotta

Lascia un commento